Concorso: Miglior Post del Mese, -RIP-

Quell'evroniano ha un qualcosa di familiare...

Ma adesso non ha importanza, ho un problema molto più grande:
ho appena realizzato che, tra i "sopravvissuti" in questo gruppo, sono l'unico che vuole davvero aiutare PK!

Devo trovare un modo per uscire da qui, ma guidando gli altri lontano dall'imperatore. Non devono assolutamente liberarsi dal condizionamento di Uno... devo riuscire a prendere tempo, sperando che Uno e Sgrizzo riescano a trovarci.

"Accidenti, un teschio solo con quattro evroniani... almeno ci fosse ancora Jack! Dove accidenti sarà finito? Sembrava intrappolato tra i Piani...
Che lo abbiano bandito?
Se è così, certo che poteva almeno accennarmelo di essere anche lui un Non-morto..."

-Non per rovinare il benvenuto, ma noi dovremmo andare... [Inganno] di qua, prima ho scoperto quella che sembra una scorciatoia per l'uscita-

E li guido nella direzione opposta alla luce che avevo visto.

Passa del tempo, e mentre gli evroniani parlano tra loro mi accorgo che i cunicoli sono strani. No, anzi, non strani... direi più familiari, come se qui ci fossi già stato prima d'ora.

Arriviamo in una stretta caverna, con delle sbarre di lato. Dietro, molti esseri che sembrano provenire da tanti posti diversi.

Zargon dice -Ah, i Campi-
E io -Campi?-
-Sì, Campi, ottusa creatura. Qui teniamo prigioniere alcune creature inferiori particolarmente emotive; periodicamente, alcune creature, provenienti da tutto l'impero, scelte appositamente (giullari, creature strane, poeti, persino qualche evroniano decaduto) vengono fatte entrare nelle celle per provocare emozioni nei prigionieri, attraverso gli inutili "svaghi" delle loro deboli civiltà.
Poi, dei servi coolflame raccolgono per noi queste emozioni.-

-Ah, ho capito-

Campi... mi suona familiare.

- Più veloce, Uno, più veloce! Dov'è l'acceleratore? - incito Uno, mentre guardo macchie di luce fuori dai finestrini, che sembrano uova appiccicate al soffitto quando rigiro la frittata, però queste fanno molta più ginnastica! - Siamo già a velocità WARP, tra poco arriveremo; piuttosto, dobbiamo capire come rintracciare il resto della squadra di salvataggio... - mi risponde Uno, paziente come non mai. - Casomai, arrivati lì, chiediamo un po' in giro, se hanno visto un teschio fluttuante accompagnare un tipo muscoloso vestito di nero, un terrestre forzuto con una sacchetta ed un tipo colle treccine! Secondo me li troviamo subito! -
- Tsk! Ma vuoi capirlo che siamo diretti in una base nemica?! Non ti sto scarrozzando per mezzo universo per turismo! Abbiamo una missione da compiere, te lo sei dimenticato? - mi rimprovera Uno.
- Giusto, signorsì, signor Uno! - esclamo, battendo le zampe e mettendomi sull'attenti.
- Però, mi hai dato un'idea... provo a rintracciare gli impulsi vitali di Morte, dubito che si possano confondere con quelle delle migliaia di Evroniani... - continua il mio mentore sempreverde; mentre si concentra, lo schermo dietro la sua boccia si riempie di numeri, grafici e mappe stellari. Le osservo con attenzione, pensando alla bizzarra avventura in cui m'ero andato a cacciare.
-Eccoli, ci siamo! - esclama all'improvviso Uno, facendomi sobbalzare. - Siamo arrivati? - chiedo. - Quasi, però ho individuato i nostri compagni di viaggio! Strano, però... manca Jack Black. -
- Sarà andato in bagno! - propongo. "Oh, no... spero sia come dice Sgrizzo e che non si sia messo nei guai." pensa uno, con aria accigliata. - Tra cinque minuti siamo lì, anche se... dovremo fare un po' di rumore, per raggiungere gli altri. Sono nei sotterranei. Però così ci faremmo scoprire e... - Dice Uno, mentre pensa sul da farsi. - E se entrassi fingendomi uno di quei paperi viola? - chiedo, coraggioso.