Film: Frozen - Il regno di ghiaccio
Uscita US: 27 novembre 2013
Uscita it: 19 dicembre 2013
Produzione: Walt Disney Animation Studios
Regia: Chris Buck, Jennifer Lee
Musiche: Christophe Beck
Trama: Nell'immaginario regno di Arendelle, situato su un fiordo, vivono due sorelle unite da un grande affetto. Un giorno, però, il magico potere di Elsa di comandare la neve e il ghiaccio per poco non uccide la più piccola Anna. Cresciuta nel dolore di quel ricordo, Elsa chiude le porte del palazzo e allontana da sé l'amata sorella per lunghi anni, fino al giorno della sua incoronazione a regina. Ma ancora una volta l'emozione prevale, scatena la magia e fa piombare il regno in un inverno senza fine. Sarà Anna, con l'aiuto del nuovo amico Kristoff e della sua renna Sven, a mettersi alla ricerca di Elsa, fuggita lontano da tutti, per chiederle di tornare e portare l'atteso disgelo.
Dell'ispirazione dichiarata, fornita da una delle fiabe più ermetiche e suggestive di Andersen, "La regina delle nevi", c'è ben poco, a parte la scheggia di ghiaccio nel cuore e il viaggio di una ragazzina per riportare a casa l'oggetto del suo amore. Ma questo racconto più tradizionale, sceneggiato da Jennifer Lee, ha un suo appeal, differente, nell'urgenza emotiva che porta in scena e nell'originalità dei personaggi principali, nessuno dei quali si svela del tutto al primo ingresso. Così come il dono di Elsa ha un risvolto maledetto, anche i sentimenti di Anna acquistano infatti un'imprevista doppiezza, parallela a quella di Kristoff, per non parlare di quella molto meno ingenua che anima il principe Hans.
La natura di vera e propria operetta musicale di Frozen (una scelta ardita, che rischia di non incontrare un consenso unanime) assegna ad ognuno il suo momento di gloria, approfittandone per innescare un'efficace sintesi narrativa in materia di presentazione del cast. Ecco allora che "Per la prima volta" ("For the first time in forever") racconta in poche strofe il disperato desiderio di vita e d'amore di Anna, mentre "All'alba sorgerò" ("Let it go") dà adito alla liberazione di Elsa dalle catene nelle quali si era costretta da sola e alla completa accettazione della sua natura portentosa. E, come in ogni musical che si rispetti, i costumi non sono accessori ma parte integrante dello spettacolo, che qui si arricchisce delle architetture nordiche, delle citazioni pittoriche e dello straordinario livello tecnico con cui il digitale dà forma, luce e sostanza al ghiaccio.
Gli adulti non potranno non pensare a Carrie o ai mutanti della saga degli X-Men, mentre i più piccoli non avranno occhi che per Olaf, il pupazzo di neve. Intanto la Disney conferma di aver intrapreso un cammino lento ma ben visibile verso un nuovo modello di principessa, che non ha più bisogno del bacio del principe per scoprirsi degna del proprio ruolo.
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Ma... c'è da settimane al cinema il nuovo Classico Disney e ancora non è stato ancora aperto un topic?!? Rimediamo!!!
Comunque me lo sono visto ieri, in 3D, e devo dire che mi è proprio piaciuto.
Dalle opinioni che si sentivano -e si leggevano- in giro, le reazioni erano perlopiù positive, complici anche gli ottimi incassi in quel periodo. Dopo la visione, devo proprio dire... di non poter dar torto!
Infatti il film vanta un florilegio di ottime animazioni, quanto un cast ben caratterizzato. Per non parlare poi della colonna sonora e delle canzoni (anche se queste ultime nella versione italiana ne risentono, i testi...). Carina anche la scena dopo i titoli di coda!
Unica cosa che mi ha fatto storcere leggermente il naso è lo sbilanciamento delle canzoni: nel senso che per esse ci sono infilate moltissime nella prima parte, mentre ce ne sono poche oppure nessuna nella seconda. Ma questo non mi ha fatto influire negativamente la visione, poiché non mi ha minimamente deluso.
Poi dico qualcosa sul corto
Tutti in scena! -proiettato prima del "Regno di Ghiaccio"-, che mi ha piacevolmente sorpreso! Quando iniziarono a divagare le prime notizie dello short, ero rimasto terribilmente perplesso, soprattutto per via delle contemporanee trasmissioni della serie televisiva sul Topolino stilizzato (i cosiddetti
Television Shorts); ma dopo averlo visto al cinema, specialmente in stereoscopia, devo dire che è davvero ben fatto.
Davvero inaspettato e molto piacevole, e molto buone le animazioni su schermo b/n, rispettose ai disegni anni '30 e piuttosto vintage. Insomma, mi è piaciuto! Spero che dopo questo corto ve ne seguano altri più belli che rilanciano qualitativamente il Topo animato.
Nel complesso mi sento soddisfatto, sia del film che il corto, che li consiglio caldamente a tutti.
Edited by Everett D. - 12/2/2014, 19:42